MUSEI A LATRONICO

Il Museo del Termalismo allestito nello storico stabilimento termale costruito nel 1928, è nato per iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Latronico e dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, con lo scopo di approfondire e diffondere le conoscenze intorno all’attività termale del territorio comunale.

Le terme, oltre a rivestire un’importante funzione terapeutica, sono state negli anni un significativo spazio di aggregazione e un elemento modificatore dei costumi sociali, tanto da rivestire una funzione di osservatorio sulle trasformazioni della vita sociale latronichese nel ’900.

L’allestimento museale è stato curato da SimbdeaLab con il coordinamento scientifico di Ferdinando Mirizzi dell’Università della Basilicata.

Il Museo, gestito dall’ATI “Museografia attiva”, si articola in otto sezioni: Il ritorno a Latronico; La piazza; Le terme e la socializzazione; Le terme e le cure; L’artigianato latronichese; I cibi tradizionali; Il rito e la festa; L’emigrante e le sue storie. Completano l’allestimento lo Spazio introduttivo e la Galleria espositiva, dedicati alla rappresentazione e valorizzazione delle attività termali e alle risorse del territorio.

Orario di apertura
Maggio – Ottobre: da martedì alla domenica
10.00 - 12.30 e 17.00 – 19.30
Novembre – Aprile: da martedì a venerdì
10.00 - 12.30 e 15.00 – 17.30 (su chiamata)
Sabato e domenica 10.00 - 12.30 e 15.00 – 17.30

Ingresso intero € 2,50; Ingresso ridotto (gruppi superiori a 10 persone) € 2,00.
Ingresso gratuito per i bambini sotto i 6 anni.
Servizi offerti / Visita guidata al museo (Gruppi e Scuole max 20 persone)
€ 20,00 (un’ora)

Per aperture straordinarie e prenotazioni
tel. 3398406731 - 3397322801 - fax 0973859856

Museo Civico Archeologico
Il Museo Civico Archeologico, inaugurato nel 1997, comprende due sale espositive. La prima conserva reperti provenienti dalle grotte situate in località Calda, che costituiscono una testimonianza fondamentale per lo studio della preistoria dell’Italia Meridionale, in particolare del periodo compreso tra l’ 8.000 a. C. (Mesolitico) ed il 1300 a. C. (Età del Bronzo). Nella seconda sono esposti reperti provenienti dalla Necropoli indigena Enotria di Colle dei Greci, sito distante circa sei Km dall’abitato attuale, datati VII-VI sec. a.C. ed influenzati dalla cultura greca delle colonie occidentali e da quella etrusca della Campania.

Museo della Civiltà Contadina
ll Museo con i suoi 780 oggetti è dedicato ai mestieri del falegname, del fabbro del calzolaio nonché alla coltivazione dell’uva, del grano, alla camera da letto e ai trasporti.
Nella sezione riservata alla bottega del falegname si trovano esposti scalpelli, lime, pialle, raspe e martelli mentre in quella del fabbro arnesi quali serrature, chiodi, un incudine e il tavolo di lavoro completo di tutta l’attrezzatura necessaria.
Si trovano, inoltre, attrezzi e strumenti di lavoro usati dai maniscalchi e dai calzolai.
Altri oggetti presenti nel Museo testimoniano le varie fasi della coltivazione dell’uva e del grano e la lavorazione del pane e del vino.
Suggestiva, infine, è la ricostruzione di un’abitazione contadina, con stanza da letto e cucina e altri ambienti necessari per l’attività agricola.

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