ANTICO FIUME DI RAPOLLA
PARCO FLUVIALE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO CULTURALE E PAESAGGISTICO DI RAPOLLA.
La storia
Il progetto
L'ospitalità per turisti (no mordi e fuggi), verrà eseguita mediante l'adattamento delle tante case vuote del vicino centro storico di Rapolla. A tal proposito si affiancherà il previsto piano di accoglienza migranti divenendo anche integrazione effettiva con il già collaudato "BORGO DIFFUSO".
Il Comune di Rapolla ha un territorio vario ed articolato che pur essendo un comune interno della Lucania si sviluppa altimetricamente dai 150 m. ai 1347 del Monte vulture con un dislivello che si aggira intorno ai 1200 m., seguendo con una linea virtuale il suo sviluppo altimetrico ne ha disegnato nel tempo il suo sviluppo storico culturale ed economico.
Si va da un territorio pianeggiante e climaticamente mite tipico della vicina Puglia a un clima più rigido tipico degli appennini. Questo variegato clima ha sviluppato nel corso dei secoli una cultura sia storico culturale che è di per sé un unicità nel quadro dei comuni lucani. Passando ad un’analisi più dettagliata del territorio si nota che il suo sviluppo ha seguito nei secoli il corso dei suoi bacini idrici, quasi andando nel corso dei secoli a ritroso e contro correte risalendo i suoi bacini idrici.
Il suo abitato si è spostato risalendo sia nel tempo che altrimetricamente il percorso dei suoi corsi d’acqua senza spostarsi da essi, si ha infatti il primo insediamento più antico nella zona a valle del suo territorio, con i resti di una mastodontica necropoli ( una delle più estese dell’Italia meridionale) trovati in località Toppo d'Avuzzo testimoniano che il territorio di Rapolla fu abitato già nel neolitico.
Tale era l’importanza di questo sito che già i Romani in età imperiale fecero passare la via Appia Antica che da Roma conduceva a Brindisi, passando per la città di Venusia, vi è infatti alle pendici della necropoli ancora perfettamente conservato il ponte Romano, uno dei pochi ancora presenti nel tracciato Lucano della via Appia Antica.
Poco distante dal ponte Romano sempre sul tracciato dell’arteria stradale, in località Albero in Piano, vi sono i resti di una villa Romana dove nella Torre nel 1856 è stato ritrovato il celebre Sarcofago romano, noto come “Sarcofago di Rapolla”,ora conservato nella torre dell’Orologio del castello di Melfi, e risalente alla seconda metà del II secolo d. C.. Proveniente dall’Asia Minore e appartenuto di certo a un personaggio di rango elevato, sul coperchio è raffigurata la defunta sdraiata.
Sempre risalendo i suoi corsi d’acqua e seguendo il percorso della strada SS 93 si arriva nella zona delle chiese rupestri costruite dai monaci Basiliani intorno all’anno 1000, chiesette come quelle si San Pietro e del Crocifisso, per arrivare al zona denominata Parco Urbano delle Cantine che costituiscono un paesaggio unico e suggestivo del popolo Rapollese che si trova di fronte all’abitato vero e proprio, che si è sviluppato sulle pendici del Monte Vulture il Maestoso vulcano spento partendo da quota 400 m. fino a raggiungere con l’abitato nuovo un’altitudine di ml. 600.
La storia
Rapolla ha origine da un convento basiliano fondato nel X secolo, nel 1042 diviene una fortezza normanna, prima di esser distrutta dai Melfitani nel 1187, per essere poi ricostruita subito dopo da Guglielmo il Buono.
La leggenda, in realtà, vuole che la nascita del paese del Vulture sia avvenuta ad opera dei discendenti del mitico eroe Diomede, i quali avrebbero edificato, tra il Vulture e l’Ofanto, alcuni templi, tra cui quello di Apollo a Rapolla.
In realtà la sua storia ufficiale risale al V secolo a.C., per mano di coloni greci fondatori della Magna Grecia, insieme ai principali centri lucani di Metaponto e Heraclea (Policoro).
In epoca romana, oltre ad avere un’importante funzione di crocevia per i traffici lungo la via Appia, Rapolla sarebbe stata legata alla battaglia contro Annibale in contrada “Querce d’Annibale”, dove il condottiero africano si sarebbe accampato prima di combattere contro il console Marco Claudio Marcello, nella vicina Venusia, nel 210 a.C.
Il progetto
Sono coinvolti diversi settori produttivi e socioculturali per dare risposte ai problemi occupazionali, ambientali, di spopolamento, accoglienza e integrazione di immigrati, scoperta di un turismo ricreativo e culturale dove la natura detterà le leggi e imporrà il rispetto e cura amorevole.
Il percorso Antico Fiume di Rapolla è un Parco fluviale - turistico - culturale in zona altamente vocata ad ogni novella produzione ortofrutticola assimilabile a quelle tropicali, dove si potranno realizzare aree coltivate ad orto, che saranno utilizzate sia per la produzione di ortaggi e frutta, ma anche per giardini didattici per scuole.
Comprenderà una via -mulattiera che collegherà l'altopiano di San Ruca alle rive del fiume, il quale fiume sarà il centro di attrazione, perché naturalmente predisposto per la pesca e la visitazione anche d'inverno.
La sistemazione dell’esistente sbarramento creerà un laghetto artificiale adatto per bagnarsi e prendere il sole di chi lo frequenterà. Il percorso pedonale porterà anche in un luogo sovrastato da un altissimo fronte in di tufo rosso sul quale esperti scultori potranno riprodurre sculture che richiamano la storia del brigantaggio oppure un richiamo alla storia di Gesù Cristo che fermatosi al pozzo di Giacobbe chiese da bere alla samaritana. Oppure un richiamo alla via appia che i romani 2000 anni fa passavano per recarsi in oriente. Il parco sarà attrezzato da gazebi per offrire servizi di vario genere e in primis i prodotti del luogo (vino-olio-frutta-verdura ecc.., compreso posto per pizzeria e tavola calda.
Altri percorsi potranno essere realizzati per fruire della spettacolare area boschiva che costeggia il fiume e che si può ammirare percorrendo la strada statale n. 93, con sullo sfondo il conico e maestoso Monte Vulture.
Il progetto terrà conto della possibilità di adeguamento, da parte dei proprietari terrieri, la sostituzione delle colture agricole, alle varie necessità del momento. Pertanto si terrà conto delle eventuali modificazioni degli impianti arborei per le necessarie autorizzazioni da parte degli enti responsabili. Il fiume subirà una serie di adeguati interventi a salvaguardia dell'ambiente e della messa in sicurezza in ogni ordine di e grado. Per cui tra il comitato e il dipartimento all'ambiente della Regione si adotterà il cosiddetto "Contratto di Fiume".
Per maggiori informazioni, contattare il Comitato promotore "Antico Fiume" di Rapolla.
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